La pratica del capro espiatorio è antichissima, documentata già nell’antico Testamento. Si trattava di un rito per cui un caprone veniva caricato di tutte le colpe commesse dalla popolazione e veniva poi sacrificato allontanandolo nella natura selvaggia e precipitandolo poi da una rupe. Il capro quindi, facendosi carico di tutte le colpe, pagava con la sua vita e liberava la comunità dalle sue responsabilità.
Il capro espiatorio è presente praticamente in ogni micro o macro collettività: a scuola dove assistiamo al fenomeno del bullismo, nel lavoro dove viene chiamato mobbing, nella famiglia con la famosa pecora nera.
Vediamo insieme il perché.
Valter Giraudo
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